Passione

Aforismi

Gesualdo Bufalino

Abituarsi a guardare la vita come una cosa d'altri, rubata per scherzo, da restituire domani. Convincersi ch'è uno sbaraglio per temerari, che la precauzione suprema è morire.
Ai miei tempi invitare al ballo una donna era come scendere alla stazione in una città sconosciuta.
Autunno, stagione sleale.
Bisogna che abbiamo un'idea molto primitiva dell'eternità se facciamo tanto caso del morire a trenta o a cent'anni.
C'è chi viaggia per perdersi, c’è chi viaggia per trovarsi.
Capita a volte di sentirsi per un minuto felici. Non fatevi cogliere dal panico: è questione di un attimo e passa.
Certi amori sono soltanto sudori che si somigliano.
Certi libri già dopo tre righe mostrano un radiatore che fuma.
Certi poeti moderni fanno pensare a ragni ubriacati con LSD.
Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è la fatica.
Chi scrive per il suo tempo, disperi di sopravvivergli.
Ci vogliono virtù a iosa per fare un vizio.
Com'è straziante soffrire le sofferenze di un altro!
Come la lettera rubata di Poe, la verità di un aforisma era sotto gli occhi di tutti, ma nessuno ci aveva guardato.
Come ogni brutto sono sempre stato oggetto di passioni disinteressate.
Come si fa ad amarsi vivendo con se stessi 24 ore su 24?
Comunque vada la nostra partita con la vita finirà zero a zero.
Con le donne accade due volte di non saper cosa dire: all'inizio e alla fine d'un amore.
Conviene a chi nasce molta oculatezza nella scelta del luogo, dell'anno, dei genitori.
Costa una fatica del diavolo conservare una buona opinione di sé. Chissà come fanno, certuni.
Così maldestro mi aggiro tra gli uomini che rischio di apparire sospetto.
Credo che in due occasioni di compleanno ci si sente improvvisamente decrepiti: a diciannove anni e a cinquanta.
Diffidate degli ottimisti, sono la claque di Dio.
Dio è migliore di quel che sembra, la creazione non gli rende giustizia.
Dio è morto creandoci, noi siamo un'opera postuma.
Dio, gigantesco eufemismo.
Dopo tanto discorrere resta dubbio se le donne preferiscano essere prese, comprese o sorprese.
Dovetti scegliere tra morte e stupidità. Sopravvissi.
Due infelicità, sommate, possono fare una felicità.
E dire che io e lui abbiamo un nemico in comune: lui me, io pure.
E se Dio avesse inventato la morte per farsi perdonare la vita?
E se fossimo solo il Suo peccato originale, l'infrazione, la mela che non doveva mangiare?
Eppure un guizzo solo di primavera basta a rendere allegra l'anima vedova, a mutare in panni di esaltata Arlecchina queste ostinate gramaglie.
Essere non comporta necessariamente l'esistere: Dio non esiste ma è.
Fra imbecilli che vogliono cambiare tutto e mascalzoni che non vogliono cambiare niente, com'è difficile scegliere!
Gira, rigira, da Talete in poi la filosofia pesta l'acqua nel mortaio.
Gli assenti hanno una volta torto ma novantanove ragione.
I fatti sono cocciuti, la morte il più cocciuto dei fatti.
I pregiudizi han più sugo, talvolta, dei giudizi.
I suicidi sono solo degli impazienti.
I vincitori non sanno quello che perdono.
Il benessere ha corrotto l'umanità.
Il dubbio è una passerella che trema fra l'errore e la verità.
Il peccato: inventato dagli uomini per meritare la pena di vivere, per non essere castigati senza perché.
Il poeta è simile a un colombo viaggiatore: porta sotto l’ala un messaggio che ignora.
Il sonno è amore di morte, l'insonnia paura di morte.
Il sonno è di destra, il sogno di sinistra. Votate per una lucida insonnia.
Il traduttore è con evidenza l'unico autentico lettore di un testo. Certo più d'ogni critico, forse più dello stesso autore. Poiché d'un testo il critico è solamente il corteggiatore volante, l'autore il padre e marito, mentre il traduttore è l'amante.
In alternativa al suicidio, che esige qualche virtù manuale e morale di difficile uso, ammutinarsi contro la vita.
In ogni bestia folgorata da un fucile in un sottobosco si ritorna a punire l'innocenza di Gesù Cristo.
In un mondo d’arrivisti buona regola è non partire.
Innamorarsi è un lusso, chi non può permetterselo finge.
Invidioso non è tanto chi soffre che altri abbia qualcosa che lui non ha, quanto chi soffre che altri abbia ciò che lui ha.
Io: un paesaggio che m'è venuto a noia.
Irresponsabile della mia nascita, ho un alibi di ferro: non c'ero.
L'amore, che sentimento difficile. Dove forse ciò che più conta è il teatrino della seduzione, il gioco di assoggettare qualcuno, di assoggettarsi a qualcuno.
L'amore, nella maggior parte dei casi, è soltanto un prestito con cauzione.
L'immaginazione è "la pazza di casa", m'insegnarono al liceo. La realtà è peggio, risposi: è la scema del villaggio.
L'impazienza di Dio nel pubblicare il mondo non finisce di sbalordirmi. Cose così si tengono nel cassetto per sempre.
L'unica consolazione, di fronte a certi duelli elettorali fra due candidati, è che almeno uno dei due perderà.
L'unica cosa asciutta: la sterilità.
La fama è la gloria venduta a saldo, con gli sconti di fine stagione.
La felicità esiste. Ne ho sentito parlare.
La gaffe della creazione. A meno che non si trattasse di un gesto pubblicitario.
La mia incompetenza a vivere sfiora il sublime.
La morte naturale non esiste: ogni morte è un assassinio. E se non si urla, vuol dire che si acconsente.
La parola è una chiave, ma il silenzio è un grimaldello.
La realtà è così sfuggente ed effimera... Non esiste l'attimo in sé, ma esiste l'attimo nel momento in cui è già passato.
La speranza è una specie di scarlattina infantile che ci portiamo dietro tutta la vita.
La vecchiaia comincia il giorno in cui, invece di scrivere a una donna, le telefoniamo.
La vita: uno squarcio di luce che la morte, come una chiusura lampo, fulmineamente richiude.
Mangiare, abitudine obbligatoria ma stupida.
Meno credo in Dio più ne parlo.
Metà di me non sopporta l'altra e cerca alleati.
Mi è impossibile amare una donna che non mi ami. Potrei esserle amico, ma niente di più. Ogni donna che non mi ama è un uomo.
Molti diventano personaggi perché non sanno essere persone.
Morire sarà, su per giù, come quando su una vetrina una saracinesca s'abbassa.
Morire è facile, prima o poi ci riescono tutti.
Morire. Non fosse che per fregare l'insonnia.
Nascere è umano, perseverare è diabolico.
Nel poker si ha "bluff di parola" quando un giocatore, mediante un'inflessione artefatta della voce, un mimica troppo esibita, un uso doloso della frase, induce gli avversari a sovra o sottostimare la sua mano. Non è un trucco da bari ma quasi. Offrendomi in eccesso o in difetto, che altro ho fatto io, nella mia vita?
Non ho certezze; la certezza è nemica invidiosa della verità.
Non ho una buona opinione del mondo creato: un incubo da indigestione, durante una siesta di Dio.
Non il sonno ma l'insonnia della ragione genera mostri.
Occorrerebbe per la penna, come si usa per ogni micidiale strumento, il porto d'armi.
Oggetti di tenerezza: le comparse nei film americani degli anni Trenta, i dischi a 78 giri, i calendari degli anni passati.
Ogni sguardo dello scrittore diventa visione, e viceversa: ogni visione diventa uno sguardo.
Ognuno sogna i sogni che si merita.
Pregare, altro vizio solitario.
Psicoanalisi. Dietrologia che spiega i rimossi dell'analista assai più che del paziente.
Qualunque cosa faccia, dovunque vada, un pensiero mi conforta: sono un uomo involontario, dunque sono un uomo innocente.
Resta dubbio, dopo tanto discorrere, se le donne preferiscano essere prese, comprese o sorprese.
Riconosco per mio solo ciò che ho scritto con inchiostro simpatico.
Ricordiamo a lungo chi abbiamo amato, meno a lungo chi ci ha amato.
Se Dio esiste, chi è? Se non esiste, chi siamo?
Se una lezione ho imparato riguardo a questa cosa strana che è la vita, è che conviene viverla come se... Come se fossero reali tutte le larve che ci siamo inventate (amore, amicizia, famiglia, gloria, Dio...), di cui si maschera il niente.
Se volete sapere di più su di voi, origliate dietro le porte.
Si può anche dannare la propria vita, se si ha genio. Se si ha solo talento, è da stupidi.
Sociologo è colui che va alla partita di calcio per guardare gli spettatori.
Solo l'infelicità è degli uomini, la disperazione è di Dio.
Solo negli empi sopravvive oggigiorno la passione per il divino. Nessun altro si salverà.
Sono (presumo d’essere) onesto. Si rischia qualcosa, di questi tempi. Oggi l’onestà è una dote losca, più assai dell'intelligenza. Abituarsi a nascondere entrambe.
Sono gli uomini che hanno dissuaso Dio dall'esistere.
Spesso in un amico cerchiamo niente di più che un orecchio.
Tale è la forza dell'abitudine che ci si abitua perfino a vivere.
Talvolta amare è solo vanità di amare. Nessuno si rassegna all'idea che agli altri succeda e a lui no.
Tutte le rivoluzioni cominciano per strada e finiscono a tavola.
Tutti al mondo sono poeti, perfino i poeti.
Un aforisma benfatto sta tutto in otto parole.
Un libro non è soltanto, o non è sempre, un tempio delle idee o un'officina di musica e luce, è anche un luogo oscuro di sfoghi e di rimozioni, dove si combatte un duello senza pietà, con la sola scelta di guarire o morire.
Un'idea innaffiata dal sangue dei martiri non è detto che sia meno stupida di un’altra.
Una donna deve essere molto bella per permettersi la verginità.
Una passione è il totale di due malintesi.
Una verità è pericolosa quando non somiglia a un errore.
Uno dei miei pochi piaceri: dispiacere a chi non mi piace.
Uno sciocco che tace è la creatura più adorabile del mondo.
Vi sono due razze di stupidi: quelli che credono a tutto e quelli che non credono a niente.
Vi sono suicidi invisibili. Si rimane in vita per pura diplomazia, si beve, si mangia, si cammina. Gli altri ci cascano sempre, ma noi sappiamo, con un riso interno, che si sbagliano, che siamo morti.
Vivere al di sopra dei propri mezzi, lo fanno in tanti. Morire, nessuno.
Vivere in incognito, come Dio.
È la creazione che crea il creatore, non viceversa.
È la vita che si trasforma in sogno e il sogno che si trasforma in vita, così come avviene per la memoria.
È più facile amare gli altri che sé. Degli altri si conosce il meglio.
È proprio dell'aforisma enunciare verità che sembrano menzogne e menzogne che sembrano verità.
È un bluff? Non è un bluff? Fra poco muoio e lo vedo.